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Storia (e preistoria) dell’Italia e delle sue regioni: una ricostruzione basata su dati genetici delle popolazioni umane e bovine moderne

 

Responsabile Scientifico: Prof.Antonio Torroni

Le modalità di diffusione nelle diverse aree geografiche da parte della nostra specie e di formazione delle attuali popolazioni umane (continentali, nazionali o addirittura regionali) rappresentano uno dei principali interrogativi posti da varie discipline sia in ambito biologico sia non biologico.

Un evento cruciale in tale processo fu la domesticazione degli animali e lo sviluppo dell’agricoltura che generarono il surplus di cibo che fu fondamentale per sostenere la crescita delle popolazioni umane durante il Neolitico e la loro capacità di espandersi verso nuove regioni. Inoltre, dopo la domesticazione, le storie evolutive degli animali addomesticati si legarono indissolubilmente alle attività e alle espansioni umane.

A partire da quel momento, l’Uomo e specie domestiche hanno spesso intrapreso cammini evolutivi paralleli, le cui tracce possono essere ancora identificate nella variazione di sequenza del DNA antico e moderno.

Il progetto finanziato nel 2010 dalla Fondazione Alma Mater Ticinensis e recentemente concluso prevedeva di combinare l’analisi dei due unici sistemi genetici non ricombinanti – la regione maschio specifica del cromosoma Y e il DNA mitocondriale, genoma trasmesso solo per via materna – per ricostruire la storia di popolazioni umane e quella di alcuni animali domestici. La produzione scientifica derivata dal progetto è stata significativa, con 20 pubblicazioni su riviste di ampia diffusione internazionale.

Sono state preparate 6 schede che riassumono i risultati di alcune di queste pubblicazioni: si individuano in popolazioni bovine italiane tracce di un possibile evento di domesticazione dell’uro europeo e si definiscono per la prima volte modi e tempi di domesticazione del cavallo; analizzando il materiale genetico degli Arabi delle paludi dell’Iraq e di numerose popolazioni dell’Iran si è cercato di comprendere l’origine genetica dei Sumeri e il ruolo di tali regioni negli eventi migratori del Paleolitico e del Neolitico; sono stati identificati antichissimi flussi migratori dall’Africa sub-Sahariana verso l’Europa e si è fatta luce sulle linee materne fondatrici dei Nativi Americani che dalla Beringia per prime colonizzarono le Americhe.